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sabato 17 ottobre 2009

Attuale no?

"E' impossibile che comprenda quell'uomo, eppure consente a sposarlo! La sua libertà morale le è assai più cara di qualunque agiatezza; anziché rinunciarvi, essa si nutrirebbe di pane nero ed acqua, non la sacrificherebbe per tutto lo Schelwing-Holtein e molto meno per il signor Luscin. No, la Dunia che ho conosciuta non era fatta a questo modo, e senza dubbio è rimasta la stessa... che dire? E' penoso abitare in casa degli Svidrigailof! Vagabondare in provincia, passare la vita facendo l'istitutrice per un compenso annuo di duecento rubli è indubbiamente cosa dolorosa, ma io so che mia sorella andrebbe a lavorare in casa di un piantatore d'America o di un tedesco della Lituania, piuttosto che avvilirsi, incatenando, per semplice interesse personale, la sua vita e quella di un uomo che non stima! Perché, dunque, consente a sposare quell'uomo? Dov'è la chiave dell'enigma? La cosa è limpida. Essa non si sacrificherebbe né per procurarsi l'agiatezza, né per sfuggire alla morte; ma si sacrifica per un altro, per un essere amato, adorato! Ecco svelato il mistero; essa si vende per suo fratello, per sua madre; e sacrificato tutto! E perciò, fa violenza anche del sentimento morale; porta al mercato la libertà, il riposo, la coscienza, tutto! Si muoia, pur di rendere felici gli esseri cari! Ecco chiarito tutto... In questo caso non vi è certamente amore. Ebbene, se non vi può essere ne amore, né stima, se, invece, c'è allontanamento, ripugnanza, disgusto, in che cosa dunque, questo matrimonio differisce dalla prostituzione? E se un giorno, il peso fosse superiore alle tue forze, se ti pentissi del passo fatto, quanti dolori, quante maledizioni, quante lacrime versate di nascosto"...
Delitto e Castigo -Feodor Dostojevsky-

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