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mercoledì 28 ottobre 2009

In Lutto per Canzio Bacchi

Troppo spesso mi trovo nella sgradevole situazione di dover lasciare un ultimo saluto su queste pagine, a persone conosciute, a luoghi memorabili, comunque lontani, mentre oggi tristemente scrivo per una persona importante, mancata qualche giorno fa, diversa dagli altri, membro della mia famiglia. Lunedì sera è venuto a mancare Canzio Bacchi, zio di mio padre, presidente della pro-loco e persona conosciutissima sul territorio, all'età di 68 anni, probabilmente a causa di un malore. Uomo stimato dalla stragrande maggioranza delle persone che lo hanno conosciuto, apprezzato per il suo impegno in una miriade di ambiti, definito dai giornali della provincia di Mantova come un "Campione di generosità" e dalla Gazzetta di Mantova, che dedica allo Zio la primissima pagina del suo quotidiano, come "l'anima della città di Sabbioneta", lascia una moglie e due figli, insieme ad un'intera comunità e tutta una regione. Scrivono i giornali che era una persona indimeticabile lo Zio, dice il Sindaco di Sabbioneta: "Canzio era un pilastro della comunità e siamo tutti sconvolti da questa perdita. Un generoso con uno straordinario spirito di servizio. Alla città mancherà moltissimo." Rimangono incise solamente parole di apprezzamento, di stima per questa splendida persona, ed un vuoto grande, enorme per chi lo conosceva più da vicino. Ci mancherai Zio Canzio, ci mancherà la tua grinta, la tua saggezza, la tua generosità, ci mancherà la tua persona.

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lunedì 26 ottobre 2009

Serata Bill Evans Desenzano


Relatore Paolo Bacchetta,
un incontro da non perdere.

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sabato 24 ottobre 2009

Addio "Campo delle Acli"

Uno spettacolo mostruoso quello che si presenta agli occhi di un estraneo visitatore davanti a quello che era, almeno una volta, il Campo delle Acli, figuratevi alla vista di un ex giocatore dell' U.S.O Duomo, squadra parrocchiale di Desenzano, che si allenava proprio in quel perimetro. Quasi tutti, giovani ed adulti del paese, avevano giocato come minimo una partitella su quel suolo, mentre tanti ci hanno passato ore e giorni, fra allenamenti, partite ufficiali e non, tornei di vario genere, feste comunali, parrocchiali o di beneficenza, compleanni. Sono passato già 4 anni da quando ho smesso di giocare a calcio, e chissà per qual motivo le mie ultime partite e gli ultimi anni di attività calcistica li ho trascorsi proprio al "Duomo"; amicizie, livello di gioco, valori, attaccamento alla maglia, alla "parrocchia", allo stadio...

Un fiume pieno di ricordi ed emozioni scorre nella mia mente scrivendo questo testo, penso alle innumerevoli risate insieme ai vecchi compagni di squadra durante gli allenamenti, alla grinta che insieme riuscivamo ad avere seppur spaventati dall'emozione di giocare partite rilevanti, alle riflessioni di gruppi dopo una tipica strigliata dell'allenatore, alle burle, alle soddisfazioni, ai malumori, alle litigate, ai sorrisi, ai calci a quel maledetto pallone.


Ma come si sa, il passato rimane passato proprio per insegnarci a migliorare dove abbiamo errato e dove abbiamo quasi eccelso, rimane da organizzare il futuro, ma se parliamo di quel campo, oltre che di polemiche riguardo la sua dolorosa fine, non si sentirà molto parlare.

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sabato 17 ottobre 2009

Attuale no?

"E' impossibile che comprenda quell'uomo, eppure consente a sposarlo! La sua libertà morale le è assai più cara di qualunque agiatezza; anziché rinunciarvi, essa si nutrirebbe di pane nero ed acqua, non la sacrificherebbe per tutto lo Schelwing-Holtein e molto meno per il signor Luscin. No, la Dunia che ho conosciuta non era fatta a questo modo, e senza dubbio è rimasta la stessa... che dire? E' penoso abitare in casa degli Svidrigailof! Vagabondare in provincia, passare la vita facendo l'istitutrice per un compenso annuo di duecento rubli è indubbiamente cosa dolorosa, ma io so che mia sorella andrebbe a lavorare in casa di un piantatore d'America o di un tedesco della Lituania, piuttosto che avvilirsi, incatenando, per semplice interesse personale, la sua vita e quella di un uomo che non stima! Perché, dunque, consente a sposare quell'uomo? Dov'è la chiave dell'enigma? La cosa è limpida. Essa non si sacrificherebbe né per procurarsi l'agiatezza, né per sfuggire alla morte; ma si sacrifica per un altro, per un essere amato, adorato! Ecco svelato il mistero; essa si vende per suo fratello, per sua madre; e sacrificato tutto! E perciò, fa violenza anche del sentimento morale; porta al mercato la libertà, il riposo, la coscienza, tutto! Si muoia, pur di rendere felici gli esseri cari! Ecco chiarito tutto... In questo caso non vi è certamente amore. Ebbene, se non vi può essere ne amore, né stima, se, invece, c'è allontanamento, ripugnanza, disgusto, in che cosa dunque, questo matrimonio differisce dalla prostituzione? E se un giorno, il peso fosse superiore alle tue forze, se ti pentissi del passo fatto, quanti dolori, quante maledizioni, quante lacrime versate di nascosto"...
Delitto e Castigo -Feodor Dostojevsky-

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venerdì 16 ottobre 2009

Ma che succede al Clima?

Condizioni climatiche incredibili e bizzarre? Fino a settimana scorsa stavi in maniche corte ed ora ti ritrovi con canottiera,maglietta, felpa o maglione e giubbino? Sei sbalordito del gelo che è giunto in modo così repentino? Forse non c'è più da scherzare... Ogni "stranezza" meterologica o climatica è indice di un mutamento chimico ed ambientale nei diversi meccanismi naturali, ormai vecchi di millenni, del nostro pianeta. Quale sarà il motivo di queste strane mutazioni? Qualcuno sostiene che le principali controversie ambientali siano legate ad un normale cambiamento climatico, qualcun altro che il responsabile di tali modificazioni sia, senza ombra di dubbio, l'inquinamento, ed il completo disinteresse dell'uomo per l'ambiente e la natura. Sarebbe ora di "pensare" ad una soluzione riguardo questo enorme problema, sarebbe anche l ora!

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martedì 13 ottobre 2009

Riguardo l'Istruzione

Dopo aver conosciuto i docenti di Anatomia Umana, di Istologia e di Inglese "scientifico-sanitario", oggi è stata la volta del professore di Genetica e Biologia Molecolare. Quest'ultimo ci ha già insegnato, oltre a nozioni di tipo didattico attinenti alla sua materia, una massima interessante e di grande valore, che studenti e professori dovrebbero tener più in considerazione:
-Educare non è riempire un secchio, ma accendere un fuoco- Poesia di William Butler Yeats, premio Nobel per la letteratura nel 1923. Questa piccola poesia focalizza il problema principale del sistema scolastico odierno, quello dello studio per un progetto di miglioramento culturale personale, comune e sociale, non per dovere imposto.

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