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sabato 9 maggio 2009

Che cos'è il Jazz?

L’etimologia della parola jazz rimane sconosciuta, ma il grande Dizzy Gillespie diceva che “jasi”, in un dialetto africano, significa “vivere ad un ritmo accelerato”.

Il Jazz è un genere di musica nato come esternazione, espressione, racconto della vita degli ex-schiavi africani deportati negli Stati Uniti. Secondo alcuni critici, infatti, faremmo meglio a chiamarla “musica afroamericana”, e certo l’origine è quella; ma gente di tutto il mondo, ormai, suona, compone e ascolta jazz.
Gli schiavi neri, deportati dall’Africa dal 1500 al 1865, nel corso degli anni ebbero modo di incontrarsi e confrontarsi con gli europei, e dall’incrocio di un tipo di musica basata sulla ritmicità dei suoni e delle parole, come quella degli africani ( la tradizione musicale africana era collegata ad avvenimenti della vita quotidiana agricola e pastorale e manifestazioni guerresche) e dall’idealismo occidentale nato dalla Grecia classica e dal mondo germanico (la musica classica, i canti religiosi, le canzoni folcloristiche, le musiche da ballo, le marce, le opere liriche, e infine gli strumenti musicali, dal pianoforte agli strumenti a fiato), fiorì una nuova forma culturale basata sulla creatività istintiva e sull’improvvisazione, vocale e strumentale.
La Musica jazz è basata su armonie estranee agli altri generi, ed è caratterizzata da una parte, che spesso costituisce l’85 per cento del brano, di “improvvisazione”, il che significa che l’esecutore, nel momento in cui improvvisa, si inventa la musica lì per lì, ed è anche compositore.

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