L'attualità di Giorgio Gaber mi sorprende ogni volta che riascolto una delle sue canzoni, in particolare nello spettacolo "Anche per oggi non si vola", che ormai conosco quasi a memoria, i temi, le riflessioni che l'artista affronta e propone sembrano riguardare direttamente i giorni attuali. Ci tengo a sottolineare che questo spettacolo venne messo in scena tra il 1974 e il '75, e se consideriamo la distanza che ci separa da quegli anni, non possiamo che ammettere la "saggezza" di Gaber; la critica che quest'ultimo muove riguarda cultura, politica, idea di coppia, scuola e molti altri punti. Ho pensato di scrivere il testo di una delle canzoni dell'album citato precedentemente, -Le Mani-, invitando il lettore ad un piacevole ascolto per comprendere complessivamente il significato della canzone (ovviamente il testo preso da solo appare scarno):
lunedì 16 marzo 2009
Giorgio Gaber
domenica 18 gennaio 2009
Serata tra ex compagni di Classe
Ed è bastata solo una semplice uscita con i miei ex compagni di classe del Liceo, la visione di qualche vecchia foto scattata, o l'ultimo giorno di scuola o durante la gita a Madrid, e qualche risata per farmi tornare alla mente tutte le belle esperienze che ho passato in questi ultimi anni. Come dimenticare le mattinate a scuola fra libri e battute, fra successi e insuccessi, condividendo soddisfazioni e delusioni, insieme a numerosi attimi di ilarità.
domenica 11 gennaio 2009
Conferenza su Coltrane
Venerdì sera ho assistito con grande piacere a una conferenza su John Coltrane presso l'Auditorium Celesti, organizzata dal maestro Paolo Bacchetta, insegnante di chitarra elettrica e jazzista di noto talento, in collaborazione con la scuola di Musica W.A. Mozart ove lui insegna. Ho trovato questo appuntamento di grande interesse non solo perché ho potuto approfondire maggiormente le mie conoscenze riguardo al jazz, ma anche perché ho avuto modo di apprendere più dettagliatamente alcuni aspetti della vita, della modalità di improvvisazione e dell'enorme eredità che questo artista ci ha lasciato. In sostanza: Coltrane fu un innovatore e un vero genio, che non ebbe modo di continuare ad esprimere tutto il suo talento a causa di una morte piuttosto precoce, aveva solo 41 anni, al termine di una vita travagliata, ma ricca di soddisfazioni. Quante cose avrebbe potuto fare ancora???
lunedì 29 dicembre 2008
Quel Genio di Davis
Basta ascoltare questo concerto live per capire qual'è la sostanziale differenza tra le monotone e banali melodie d'oggi, e le dinamiche ed innovative canzoni di qualche anno fa.
martedì 9 dicembre 2008
Cristo si è fermato a Eboli
«... non siamo Cristiani, -essi dicono- Cristo si è fermato ad Eboli. Cristiano, nel loro linguaggio vuol dire uomo… questa fraternità passiva, secolare pazienza è il profondo sentimento comune dei contadini, legame non religioso, ma naturale. Essi non hanno né possono avere, quella che si usa chiamare coscienza politica, perché sono, in tutti i sensi del termine, pagani, non cittadini: gli dei dello Stato e della città non possono avere culto fra queste argille, dove regna il lupo e l’antico, nero cinghiale, né alcun muro separa il mondo degli uomini da quello degli animali e degli spiriti, né le fronde degli alberi visibili dalle oscure radici sotterranee... ». "Cristo si è fermato a Eboli", scritto da Carlo Levi tra il 1943 e il '44, tratta del problema Meridionale analizzato in prima persona dall'autore durante il periodo di confino in Lucania (Basilicata), e ci porta alla scoperta dei problemi della società contadina nel Sud, non solo come esistenza di una condizione arcaica, intollerabile nella nostra società, ma anche come teatro di una straordinaria civiltà rurale.


venerdì 21 novembre 2008
Joe Zawinul Syndicate
Peccato non aver potuto assistere al concerto di un Grande quale Zawinul alcuni anni fa a Desenzano del Garda, quando si esibì al castello con un gruppo di grandi musicisti, tra i quali emergeva Manolo Badrena, percussionista, batterista e compagno di viaggio del noto compositore ai tempi degli Weather, davvero una sfortuna. In queste ultime settimane sto ascoltando con enorme piacere "World Tour Syndicate", uno degli ultimi album dell'era Zawinul, contenente quasi tutte le canzoni suonate della prestigiosa band nella mia città.
Considero questo CD un capolavoro di ritmicità insieme a creatività, in cui si fondono esperienze di musica occidentale con quella orientale, l'uso di nuove tecnologie e varianti sonore, insieme ad armonie apparentemente comuni, una sorta di esperimento più che riuscito. Nelle diverse canzoni si riproduce con estrema chiarezza la tonalità, la musicalità afro-americana, non solo nei ritornelli e nelle voci dei cantanti, ma anche nelle improvvisazioni, che rimandano a una musica fortemente cadenzata, ma tutt’altro che banale, sentire per credere!
Prossima sfida? Riprodurre con il sax i temi e le improvvisazioni di Zawinul, non sarà facile.
martedì 4 novembre 2008
Wall-e
Domenica sera sono andato al cinema a vedere Wall-e, il nuovo film della Disney\Pixar, in cui il protagonista dell'intera vicenda è un semplice, ma curioso modello di robot spazzino, abbandonato sulla terra dagli ultimi suoi abitanti, col preciso compito di ripulire il nostro pianeta dalla spazzatura accumulata negli anni, in previsione di un eventuale ritorno degli uomini. Il simpatico robottino durante i molti anni trascorsi dalla partenza della popolazione, ha imparato ad essere autosufficiente, a svolgere ogni giorno senza pause i suoi doveri e a interrogarsi sulle peculiarità di alcuni oggetti a lui poco famigliari. La monotona vita di Wall-e verrà interrotta dall'arrivo sulla terra di uno strano modello di androide, di cui se ne innamorerà presto, che ha il compito di verificare la presenza o meno di forme di vita; seguono a ciò gli eventi sulla nave da crociera degli uomini, ridotti a esseri di enormi dimensioni e schiavi della tecnologia.
sabato 4 ottobre 2008
I Pinguini a Rio???
Oggi mentre pranzavo con una gustosa pizza, al telegiornale è andata in onda una notizia che inizialmente mi ha fatto sorridere, ma allo stesso tempo mi ha parecchio allarmato e mi ha invitato a riflettere; essa riguarda uno strano errore di percorso durante la migrazione stagionale dei pinguini, che li ha fatti arrivare fino alla città di Rio de Janeiro. La notizia del TG non ha permesso di capire esattamente quale sia l'accaduto, ma sembra che un copioso numero di pinguini abbia disgraziatamente percorso una via del tutto sbagliata durante il tragitto, a causa dell'alterazione di temperatura tra due differenti correnti marine. Non è il primo episodio di questo genere che si verifica nell'emisfero australe, ma in questa occasione i soggetti in questione sono, come ho già detto in precedenza, in gran numero e rischiano di arrivare alla morte molto velocemente, aggravando così il numero delle estinzioni degli animali antartici.